I prati fioriscono in primavera: Una riflessione sull’attesa e la crescita

I prati fioriscono in primavera. Questa semplice frase, che utilizzo come metafora nel mio approccio educativo alla vita, racchiude un pensiero profondo: il cambiamento e la crescita richiedono tempo, pazienza e le giuste condizioni. Così come i prati si risvegliano e fioriscono con l’arrivo della primavera, anche le persone e le relazioni hanno bisogno di tempo e delle condizioni adeguate per maturare e sbocciare. 

L’arte dell’attesa serena

Nella vita quotidiana, l’attesa gioca un ruolo cruciale. Non si tratta solo di aspettare; è fondamentale coltivare l’arte dell’attesa serena. Questa capacità, consapevole ed esercitata, ci consente di attendere che le condizioni necessarie si manifestino, riconoscendo che non possiamo influire su tutto, ma possiamo accogliere ciò su cui non abbiamo potere. Mentre attendiamo, possiamo scegliere di farlo con serenità, consapevoli che controlliamo ben poco nella vita, oppure con ansia, cercando di controllare ogni aspetto e rendendoci conto, ineluttabilmente, che questo non è possibile.

La serenità nell’attesa permette di accogliere il cambiamento con calma e fiducia, mentre l’ansia rischia di ostacolare il naturale processo di crescita e trasformazione nostra e degli altri. Per esempio, all’interno di una famiglia, può essere necessario attendere che un adolescente trovi la propria strada o, semplicemente, che comprenda di aver commesso un errore. L’ostinazione nel voler spiegare gli errori prima che questi siano compresi non è attesa serena; piuttosto, è un atteggiamento che riflette l’ansia di controllare il percorso dell’adolescente, negandogli la possibilità di misurarsi con le proprie capacità di affrontare le sfide.

In tali circostanze, l’attesa serena ci aiuta a mantenere la calma e a sostenere gli altri senza imporre i nostri tempi o le nostre aspettative. In questo modo, possiamo realmente dare spazio alla crescita dell’altro e rispettare il loro personale processo di scoperta.

Il tempo: Kairos e Chronos

Quando parliamo di tempo, solitamente ci riferiamo al Chronos, il tempo cronologico, quello che passa ora dopo ora. Quando, invece, parliamo del “tempo giusto per…” o speriamo che “giunga il tempo…”, ci riferiamo al Kairos. Questo concetto rappresenta un’idea complessa che va oltre la semplice “occasione”, rappresenta il momento in cui una situazione, o una persona, è matura per un cambiamento.

Il Kairos non è solo una questione di tempismo, ma anche di misura giusta e idoneità. Si tratta di momenti precisi in cui un evento può accadere con significato. Nella vita quotidiana, riconoscere il kairos è essenziale per identificare il momento giusto per agire, sia che si tratti di intraprendere un cambiamento, avventurarsi in nuove esperienze, o accogliere opportunità inaspettate.

Spesso, i tempi del cambiamento non coincidono con i nostri desideri. Tuttavia, l’unica cosa che possiamo fare è rispettarli e accoglierli. Ogni individuo ha il proprio ritmo di crescita e sviluppo; comprendere e accogliere questo ritmo è cruciale. Riconoscere che non tutti possono comprendere le cose allo stesso momento e che talvolta anche noi facciamo fatica a crescere o a comprendere qualcosa aiuta a sviluppare pazienza e comprensione. L’attesa serena non è passiva; è un atto di fiducia e rispetto verso il processo di crescita dell’altro.

Un esempio classico è quello dei genitori che desiderano che il proprio figlio eccella in un’attività specifica, mentre il bambino potrebbe avere bisogno di più tempo per sviluppare le proprie abilità o potrebbe avere interessi diversi. È fondamentale supportare il bambino nel suo percorso individuale, rispettando i suoi tempi e le sue scelte.

Riconoscere e cogliere il kairos è una lezione trasversale, applicabile in numerosi ambiti della vita. Che si tratti di accettare un cambiamento, vivere un momento cruciale, o far fronte a esperienze inedite, il kairos funge da guida verso una comprensione più profonda del tempo e delle sue dinamiche.

Restare in relazione

Un ulteriore aspetto fondamentale delle nostre interazioni è il mantenimento di relazioni sane. La relazione è il terreno fertile nel quale avviene la crescita. Mantenere una connessione empatica e di supporto con le persone è essenziale. Le relazioni offrono sicurezza, sostegno e un senso di appartenenza, elementi cruciali per il benessere e la crescita personale.

Essere empatici implica cercare di comprendere lo stato d’animo dell’altro, non soltanto attraverso il nostro modo di essere e di vedere il mondo, ma cercando di comprendere la situazione dalla posizione dell’altro, senza necessariamente dover condividere il punto di vista. Restare in relazione anche quando le cose non vanno come vorremmo rappresenta una pratica di attesa serena. Inoltre, rimanere aperti alle relazioni ci permette di essere di aiuto se necessario, oppure di scoprire che il nostro aiuto non è richiesto, malgrado le nostre paure.

Questa disponibilità a restare in relazione, quindi, rappresenta un altro aspetto fondamentale per la crescita personale e collettiva. La presenza, l’ascolto attivo, e la capacità di mettersi nei panni dell’altro sono elementi chiave per costruire legami solidi, che favoriscano la crescita reciproca.

Il potere del sostegno

Un ulteriore tema da considerare è il potere del sostegno in questo processo di attesa e crescita. Spesso, le persone sentono il peso delle aspettative e della pressione sociale, che possono rivelarsi schiaccianti. Essere presenti e offrire supporto è un modo per alleviare parte di quel peso.

Sostenere gli altri significa fornire ascolto e comprensione, creando uno spazio sicuro per esplorare e affrontare le difficoltà. In una famiglia, ciò potrebbe significare ascoltare i timori e le ansie di un adolescente riguardo al futuro, o semplicemente essere lì per una chiacchierata informale, dove la persona si sente libera di esprimere i propri pensieri senza paura di giudizi.

Conclusioni

In conclusione, la riflessione sull’attesa e sulla crescita attraverso la metafora dei prati fiorenti ci porta a considerare l’importanza di concedere tempo e spazio ai processi naturali della vita. La pratica dell’attesa serena, il riconoscimento del kairos, e il mantenimento di relazioni significative sono tutti elementi centrali che intervengono nel favorire un ambiente propizio alla crescita e alla trasformazione.

Essere consapevoli del tempo e delle relazioni porta a sviluppare una maggiore serenità e pazienza, non solo nei confronti degli altri, ma anche verso noi stessi. È attraverso questa consapevolezza che possiamo apprendere ad accogliere il cambiamento con fiducia, sostenendo gli altri nel loro viaggio e permettendo a noi stessi di fiorire nel nostro personale prato di esperienze.

Approfondimento a cura di

Damiano Quarantotto

Pratica a Trieste e online

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